giovedì 19 aprile 2012

CREDITI ECM, DAL 2012 PARTONO LE SANZIONI

Il programma di Educazione Continua in Medicina è un sistema di aggiornamento grazie al quale i professionisti si aggiornano costantemente, in modo da disporre di conoscenze sempre più aggiornate nel loro ambito professionale, in modo da fornire cure di qualità sempre maggiore agli assistiti.

E’ opinione diffusa che la formazione post base e il conseguente aggiornamento professionale siano fattori auspicabili nella carriera di un professionista. Qualunque metodo di formazione si scelga, sia esso accademico (Laurea Magistrale, Master, Corsi di Perfezionamento) o tramite corsi di aggiornamento (corsi residenziali o in modalità di Formazione A Distanza) è indispensabile la costante acquisizione di nuove conoscenze, abilità e attitudini utili ad una pratica competente ed esperta.
Nel caso della professione infermieristica, questa tesi è avvalorata da diverse fonti, basti pensare all’articolo 11 del CodiceDeontologico, che dice “L’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati”. Gli stessi studiosi e teorici della professione infermieristica, appartenenti alla professione anch’essi, affermano che la formazione di un infermiere, per quanto esso possa essere esperto, non trova mai un punto di arrivo (Patricia Benner).
Tutta questa introduzione sui perché deontologici per cui dovremmo aumentare costantemente le nostre conoscenze introduce al vero motivo per cui scrivo questo post, ovvero parlare della OBBLIGATORIETA’ DELLA FORMAZIONE ECM PER I PROFESSIONISTI SANITARI, resa obbligatoria dalla manovra Finanziaria del 2011, la quale prevede l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di Educazione Continua in Medicina (ECM). La violazione dell’obbligo di formazione continua determina illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione.

Fino a Dicembre 2011 non sono previste sanzioni per chi non ha conseguito i crediti ECM ma a partire da Gennaio 2012 scatta l’illecito disciplinare per gli inadempienti e il Consiglio di disciplina dell’Ordine (o Collegio) dovrà erogare le sanzioni. D’ora in avanti dovremo quindi porre particolare attenzione a tenere costantemente aggiornate le nostre conoscenze, in ottemperanza con gli OBIETTIVI FORMATIVI previsti per i professionistisanitari.
La quota di crediti ECM da raggiungere nel triennio 2011 \ 2013 è di 150. Per ogni anno i professionisti dovranno acquisire un numero di crediti compreso fra 25 e 75, sarà possibile anche farsi riconoscere fino a 45 crediti acquisiti nel triennio 2008 \ 2010.
Per i colleghi che dovessero avere motivo di preoccupazione in queste nuove regole raccomando di non perdersi  d’animo: ogni Ente Ospedaliero, sia esso pubblico o privato, organizza al suo interno innumerevoli corsi ECM residenziali gratuiti per i propri dipendenti. Inoltre, la formazione FAD consente lo svolgimento di innumerevoli corsi molto interessanti e di acquisire ulteriori crediti, anche comodamente seduti al computer della propria abitazione. Non sarà quindi necessario affrontare spese esorbitanti per la formazione, inoltre è doveroso ricordare che è diritto del lavoratore ottenere le agevolazioni nei turni per la frequenza alla formazione, di qualsiasi tipo essa sia.

2 commenti:

  1. per me che non ho raggiunto i 25 crediti cosa succede, come avvengono i considerati i crediti successivi? li perdo? non servono piu'?
    E' inutile che preda anche i successivi, perché tanto vengo sanzionato comunque?
    le cose non sono molto chiare.

    poi, i disoccupati devono comunque acquisire i 150 crediti?

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  2. Quello degli ECM è in estrema sintesi, al di là delle parole altisonanti (OBIETTIVI FORMATIVI previsti per i professionisti sanitari, Codici deontologici, etc.) un meccanismo volto a creare ed alimentare un buisness delle lobbies dei provider che li hanno voluti (istituti privati di formazione, case farmaceutiche, etc) in quanto il più delle volte le aziende sanitarie non sono in grado di erogare i corsi a (ehm) TUTTO il personale. Questo, già vessato dalla precaria e pesante situazione in cui versa la Sanità italiana, può pertanto devolvere il poco tempo a disposizione e la (mote volte magra) tredicesima praticamente intera (tradotto in cifre 30 Eu/pto X 50 pti/year = 1.500 Eu/year). Che tristezza.

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