martedì 17 aprile 2012

I RIMEDI DELLA NONNA

Il caso del bambino torinese in coma a causa dell’erronea applicazione di un cerotto a base di oppiacei mi ha fatto pensare.

Per chi non conoscesse i fatti ecco una breve descrizione… Il contesto è la classica scena in cui un bambino viene affidato alla nonna mentre i genitori sono al lavoro. Il bambino giocando si procura una piccola ferita sul piede e la nonna lo medica con la prima cosa che capita. Il problema è che è stato applicato un cerotto da 50 microgrammi di Fentanil, in possesso della donna in quanto era stato prescritto al marito (malato oncologico) mesi prima per lenirne il dolore. Come tutti sappiamo però, una dose del genere di quel farmaco su un bambino di tre anni ha effetti collaterali molto seri, primo fra tutti l’arresto respiratorio.

Ciò che ho pensato è stato: quanto sono consci i cittadini estranei al “mondo” sanitario degli effetti e dell’utilizzo dei farmaci con i quali entrano in contatto e delle modalità di trattamento di determinate problematiche? Durante la mia (fin’ora breve) carriera lavorativa mi è capitato vedere cose al limite del grottesco tipo: lesioni da decubito (di grado elevato come terzo e quarto) medicate dai familiari dei pazienti con creme idratanti,  anziani giunti in ospedale in coma farmacologico in quanto eccessivamente sedati dai parenti con farmaci (come le bdz) somministrate in dosi da cavallo, dita delle mani o dei piedi cianotiche dovute a medicazioni più strette di un laccio emostatico. Ma l’elenco potrebbe essere ancora lungo.  

I rischi di un intervento farmacologico o “curativo” errato da parte di persone non competenti comporta rischi molto elevati. I farmaci hanno effetti collaterali che sono spesso ignoti, vanno quindi usati con cautela. La stessa cosa vale per la gestione dei pazienti a casa: basta una medicazione sbagliata per rendere vano un lavoro di settimane svolto precedentemente da personale qualificato (in ospedale durante un ricovero o dall’assistenza domiciliare).
Con questo non dico che ci si debba  rivolgere al pronto soccorso ogni volta ci si procuri un piccolo taglio giocando o cucinando… ma almeno siate sicuri del fatto che la cura che state per autosomministrarvi non procuri ulteriori danni anziché benefici!

A tal proposito può essere utile il decalogo di consigli che trovate al link qui sotto:



Valentino

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