lunedì 22 settembre 2014

VENT'ANNI E NON SENTIRLI

Sono passati ormai vent'anni dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale 739 del 1994, avvenuta per l'esattezza il giorno 14 settembre, il quale fu una tappa legislativa importante nell'affermazione dell'infermiere, nella sua figura di professionista. Parliamo per la precisione del "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del profilo professionale dell'Infermiere".
 
La sostanza del Decreto Ministeriale si riassumeva essenziamente nelle primissime righe dello stesso, le quali recitano: " è individuata la figura dell'infermiere con il seguente profilo: operatore sanitario che in possesso del titolo abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, è responsabile dell'assistenza generale infermieristica". A tal proposito, vi propongo la visione di questo video, realizzato da alcuni colleghi, che mi propongo di utilizzare come introduzione al resto del mio articolo.
 
 
 
Da allora molto altro inchiostro è stato buttato su carta... Parliamo di altri Decreti, Leggi e accordi vari, i quali in teoria, fornivano alla nostra professione un lustro ed un prestigio completamente rinnovato e migliorato rispetto al passato. Per citarne alcuni, prendiamo ad esempio:
- il Decreto MURST del 1996, che inseriva la formazione infermieristica nell'ambito universitario;
- la Legge 42 del 1999, che aboliva la denominazione di professione sanitaria ausiliaria e dava un pieno riconoscimento giuridico e formale
- l'emanazione del Codice Deontologico, avvenuta nel 1999, documento indispensabile per qualsiasi professione, per potersi definire tale,
- la legge 251 del 2000, che forniva piena autonomia alle professioni sanitarie non mediche, ed istituiva, all'interno delle Aziende Ospedaliere, i Servizi Infermieristici (SITRA, DITRA...)
- il Decreto MIUR del 2004, che istituiva la formazione specialistica
 
Non sono solo questi, ovviamente, i passi legislativi che hanno riguardato la nostra professione. A tal proposito, rimanete sintonizzati su FILE Infermieri, sto approntando un documento esustivo su questo argomento che pubblicherò in settimana.
 
Nonostante tutti questi proclami teorici e legislativi, permane comunque un interrogativo costante: tutti questi provvedimenti teorici, trovano un reale riscontro nella reale quotidianità? La risposta a mio avviso è ASSOLUTAMENTE NO!! Io vedo una figura professionale, quella dell'infermiere, dotata di enormi potenzialità ma continuamente e volutamente ingabbiata ed intrappolata dalla burocrazia e dalle promesse incompiute degli organi legislativi. Per non parlare delle continue vessazioni che vengono propinate, in varia misura, in tutte le strutture sanitarie del nostro paese. Mi riferisco al deficit di personale nelle corsie (i tipici tre infermieri che devono svolgere il lavoro di 5), le assunzioni e gli stipendi bloccati, le assunzioni (quei pochi e rari casi) con contratti che definirli "a tempo determinato" sarebbe ancora un complimento, gli straordinari imposti e malpagati, i molteplici casi di demansionamento e via dicendo. Non voglio addentrarmi ulteriormente nell'argomento...
 
Spero che, da allora, un lavoro tu l'abbia trovato...
 
Questa portroppo la situazione la quale, sempre sulla carta, dovrebbe vedere un imminente cambiamento... Il problema però, è che anch'esso è stato annunciato ormai da anni. Non molti, credo, conoscono la legge 43 del 2006, la quale in teoria, sarebbe la Legge Delega al Governo dell'epoca per la creazione degli Ordini Professionali, i quali sarebbero un primo tassello per il giusto riconoscimento in ordini di presigio che la nostra professione meriterebbe. La realtà è che dopo 8 anni siamo ancora inchiodati ai collegi.
 
C'è però anche del positivo... Di certo, abbiamo una vastissima gamma di possibilità formative post laurea. Mi riferisco alla laurea magistrale, agli innumenrevoli Master di vario livello, ai corsi di perfezionamento e via dicendo. Sorgono però due interrogativi spontanei, che ci fanno ancora scontrare con la dura realtà:
1) a quando la creazione di una facoltà di infermieristica indipendente (staccata dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia) come nei paesi anglosassoni, grazie alla quale, in questi paesi gli infermieri godono di ben maggiore stima e rispetto?
2) a quando il riconoscimento professionale ed economico per chi di noi decide di investire su se stesso (ma soprattutto nella professione) e di frequentare una formazione post base?
 
Questi e tanti altri sono gli interrogativi, le idee ed i provvedimenti dei quali avrebbe bisogno la nostra professione. La speranza è che quando celebreremo i 25 o i 30 anni del decreto 739 potremo commentare una situazione ben diversa!!
 
Grazie per l'attenzione!
Valentino

2 commenti:

  1. Tra i vari sfruttamenti che gli infermieri subiscono... trova posto anche la mia.. sono assunto con un contratto da oss, ma svolgo il ruolo da infermiere... qst è la trovata della coop sociale (di cui ha solo il nome...) per cui lavoro... contratto partime, ma nella realtá un casino di ore... W l Italia...

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